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Indice
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PALAZZI
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Domina un'intera piazza; fu sede della Regia Secrezia, ufficio che nelle città demaniali riscuoteva le imposte per conto del sovrano e poi abitazione dei baroni Carpinello.
Si distingue per la sua lunga facciata e per le due caratteristiche meridiane poste ai lati del balcone, sovrastante il portone principale.
Sorge tra via S. Michele Arcangelo, piazza Giovanni Battista Caruso e via Vinciguerra.
E' del XVIII secolo.
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Sorge nel cuore del centro storico, di fronte alla Chiesa
Madre e a quella di S.Gandolfo La
Povera. Occupa un intero isolato, ha un solenne portale e cantonali ornati
da eleganti bugnati, tipici di tarda arte manieristica. Sec. XVI. Sito |
Sorge tra piazza Castello e via Gagliardo. Del XVII secolo, è abitazione privata ed ospita il Museo Ambientalistico Madonita.
Sec. XVIII, angolo via Roma e via Sant'Agata.
Sec. XVIII, tra via Carlo V e via Cirillo.
E' un'imponente costruzione che occupa un intero isolato nella parte centrale del paese e fa corpo unico con la Chiesa di S. Girolamo. Fu la prestigiosa ed unica sede in tutto il territorio dell'Ordine dei Gesuiti, che si stabilirono a Polizzi nel 1570, invitati da alcune famiglie nobili affinchè, com'era nei loro compiti istituzionali, istruissero i loro figli e li preparassero a dirigere l'amministrazione della Città Demaniale.
La loro prima sede fu in via Cannatari, dove aprirono una scuola di prime lettere e di retorica e, solo quando nel 1681 il sacerdote Girolamo Mistretta, a cui è dedicata la Chiesa, lasciò alla compagnia tutti i suoi beni, essi poterono costruire questa solenne e sobria dimora.
Dopo il 1866, anno della soppressione degli ordini religiosi, l'edificio divenne proprietà dello Stato e sede degli uffici comunali, dellle scuole (media e ginnasio), della Pretura, della Biblioteca.
Sapientemente restaurato e abbellito da suggestivi dipinti con scorci di Polizzi, è ancora oggi Palazzo di Città, con annessi la Biblioteca e il Museo Comunale di prossima apertura.
Annesso alla Chiesa di S. Gandolfo La Povera, fu costruito nel 1786 su un precedente impianto della "casa del Vescovo".
Fu sede prima delle Collegine, poi delle suore missionarie francescane del Bambin Gesù; oggi non ospita più alcun ordine religioso, solo alcuni locali sono adibiti ad asilo nido privato.
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